A TAVOLA A TENERIFE

Le prerogative della cucina tinerfeña affondano le loro origini nell’utilizzo delle carni, nelle loro numerose varietà locali: agnello, capra, maiale e pollo sono i capisaldi dei piatti tipici che vedono, insieme alle sempre presenti patate, una varietà di proposte davvero significativa che spazia dalle carni in umido all’utilizzo della brace e della griglia.

Il pesce, inesauribile risorsa che l’oceano offre, è immancabilmente fresco di giornata se consumato presso i ristoranti che sorgono nei piccoli paesi di pescatori, facilmente identificabili grazie alle imbarcazioni ormeggiate nei piccoli porti chiaramente attrezzate per la pesca.

Molto spesso le famiglie di pescatori sono anche proprietari dei citati ristorantini.

Pesce

Il pesce abitualmente viene sapientemente fritto o cucinato alla griglia o in casseruola con patate ed erbe aromatiche. Rilevanti presenze di pesce riguardano dentici, cernie scure e chiare, seppie, sardine, polipi, sgombri, tonnetti e tra i meno conosciuti i locali sugarelli, pagri e salpe. Ottime le cernie in “cazuelas” molto apprezzate nel nord di Tenerife.

La cernia o spigola salata è il piatto tradizionale della Settimana Santa cucinata con le immancabili patate, anche quelle dolci, mojo e gofio.

Gofio

Ereditato dai Guanci aborigeni canari, primi abitanti di Tenerife, il gofio è a buon diritto uno dei pilastri dell’alimentazione canaria.

E’ una farina di cereali tostati e molati a pietra con sale aggiunto, un alimento di origine preispanica di cui si cibavano gli aborigeni canari, parificato alla farina bianca, ma con colorazione più scura e giallastra che dipende in buona parte dalla sua composizione e dalla sua tostatura.

Mojos y papas

La patata, ottima in ogni propria qualità, a pasta bianca, gialla, rossa etc. non tradisce mai le aspettative, qualsiasi sia il modo di cucinarle, in umido, fritte, arrosto e lesse accompagnate dalle classiche salse classiche (mojos).

La cultura della patata a Tenerife annovera molte varietà del tubero, tra cui la locale che è la “papa bonita”.

Patata di piccola pezzatura viene lessata con la propria buccia (e così va mangiata!) in poca acqua e ricoperta di sale; così cucinata prende il nome di “papa arrugada”, contorno pressoché immancabile per le pietanze a base di pesce. Le Papas Arrugadas (patate rugose) sono originarie del Perù, da dove gli Spagnoli le importarono nel XVI secolo.

Pur essendo un piatto molto semplice, hanno il loro segreto: la storia dice che veniva utilizzata l’acqua del mare per cucinarle, per carenza di acqua potabile, quindi è deducibile che siano preparate in vari modi, tutti accumunati dal sale. La papa arrugada viene abitualmente accompagnata con due tipi di salsa: il “mojo verde” (moho verde) ed il mojo picòn (moho picòn o rosso). Il primo è una salsa a base di olio d’oliva, aglio e coriandolo accompagna il pesce; la seconda prevede anche l’aggiunta di peperoncino rosso piccante o paprica e si utilizza generalmente con piatti di carne.

Il "Rancho Canario"

È un piatto unico a base di maiale o di pollo cucinati in casseruola con patate, cipolla, aglio, zafferano ed altre erbe aromatiche.

Il tutto viene ricoperto da tagliatelle; queste, a loro volta, da una frittata fatta con parte degli stessi ingredienti per cucinare la carne con l’aggiunta di una salsiccia.

Pollo mojado

Per gli appassionati della carne fritta e delle salse piccanti vi è il “Pollo mojado”; ossia pollo fritto totalmente immerso nel “Mojo Picon”.

Capra e Coniglio

La composta di carne di capra è molto saporita: è un piatto con influenze di sapori molto forti di origini sudamericane da cui le Canarie hanno subito una forte immigrazione.

Assolutamente da provare è il Conejo en salmorejo, uno spezzatino saporito, sostanzioso e dal sapore ben connotato che si gusta con contorno di patate o Papas Arrugadas innaffiato da vino del nord di Tenerife per gustarlo appieno. Molto usata come contorno è la crema di zucchine, preparata con zucchine e patate, cotta a fuoco lento con olio d’oliva.

Puchero

Un piatto spagnolo che trova frequente spazio nelle tavole imbandite di Tenerife è il “puchero” (pucero): minestra di verdure a base di fagioli, patate americane, pannocchie, verze, bubangos (un tipo di zucchina), altre verdure miste e pezzi di carne di maiale.

La carne di pollo è un alimento base a Tenerife ed è anche ricca ed economica, molto versatile e con essa possiamo preparare più ricette diverse.  Quella più diffusa è il pollo al pomodoro. Le crocchette di pollo e prosciutto sono ottime come aperitivo o da abbinare ad una verdura come secondo. Da mangiare quasi bollenti. Il pollo ed il prosciutto possono essere sostituiti a piacimento con molti altri ingredienti, pesce (pescado) compreso!

La pata asada è uno dei piatti tradizionali più noti delle Isole Canarie che consiste nella torrefazione della coscia del maiale, chiamata anche prosciutto delle Canarie. È un cibo che è presente nella maggior parte dei bar e ristoranti delle isole, come tapa o nei panini.

Formaggi

La tradizione casearia delle zone rurali di Tenerife è molto gradita agli abitanti isolani che amano i formaggi della produzione locale tanto da essere tra i primi in Spagna per consumo pro capite (circa 14/16 kg all’anno).

In particolare riguarda formaggi freschi bianchi, ma non si disdegna il consumo dei curados y semi-curados, formaggi elaborati spesso artigianalmente ed anche leggermente stagionati. I formaggi canari, prevalentemente di latte di capra, sono piuttosto saporiti e cremosi.

Uno dei modi più tradizionali per gustarli è grigliarli sulla piastra o “passarli” al forno spalmandoli con mojo verde o rosso.

Siamo alla frutta!

La banana è una delle migliori del mondo. Risultato di un clima eccellente, di un terreno vulcanico, della cura e dell’attenzione che vi pongono gli agricoltori, è particolarmente apprezzata in quanto può resistere molto più tempo della altre specie sulla pianta ed alla necessità raggiungere le tavole di tutto il mondo nel minor tempo possibile, risultando quindi di sapore eccezionale durante tutto l’anno.

Sono caratterizzate dal colore giallo picchiettato da macchiette nere. Si produce anche frutta esotica, da gustare fresca, e si presta grande attenzione al benessere: sul territorio si trova l’aloe vera, di cui si consuma il succo, usato come energetico, ricostituente e curativo.

El Frangollo

È un dolce tipico di Tenerife, frutto di differenti ingredienti quali latte, farina di mais, limone, uova o zucchero, anche se in alcune località il latte viene sostituito con acqua.

Il Barraquito

è un caffè tipico con latte, caffè, cannella, liquore, limone… si caratterizza per lasciare visibili i vari piani di colori, che lo rendono così esotico. La sua origine risale alla metà circa del XX secolo quando un signore ordinò un caffè espresso con latte e l’aggiunta di liquore 43 ed un bastoncino di cannella.

Un insieme di dolce con un sapore irresistibile. Un’altra versione vuole solo l’uso di caffè e latte naturale e condensato, ma è più piccolo di quello che è noto come “latte e latte”.

Guachinche

I Guachinche rappresentano emblematicamente l’Isola di Tenerife. Ne esistono un centinaio realmente nati dalla tradizione culinaria isolana, quasi tutti situati nella parte nord dell’isola e sono frequentatissimi persino da abitanti di altre isole che, per questi locali, hanno un vero culto, oltre al fatto di essere assolutamente tra i più economici dell’arcipelago, raggiunti spesso anche dagli abitanti della penisola spagnola.

Sono luoghi caratteristici in cui il cibo servito altro non è che quello della tradizione isolana. Alcuni di essi rappresentano un pezzo di storia tinerfeña e si presentano curati nell’ambiente e nel servizio.

Sono tanti, piccoli o grandi, coloratissimi debordanti di profumi; sparsi per tutta l’isola i mercati agricoli raccolgono i prodotti delle colture circostanti che, con passione e non pochi sforzi e sacrifici, gli agricoltori offrono al variopinto pubblico di residenti e turisti alla ricerca di prodotti che profumino di se stessi.

Il miele di Tenerife

… sia esso prodotto da una unica specie floreale o che derivi da una mescolanza di fiori endemici canari, propone aromi e sapori incomparabili. La tradizione, vecchia di oltre cinque secoli, ha fatto sì che il prodotto ottenuto abbia raggiunto il massimo della piacevolezza aromatica e che rappresenti oggi una realtà importante tra le eccellenze canarie.

La sua rilevanza ed importanza sull’isola è tale che nel municipio di El Sauzal esiste La Casa del Vino e del Miele, in una tenuta rurale tipica delle Canarie con più di tre secoli di storia. È una sosta obbligata per qualunque turista interessato alla gastronomia che, oltre a conoscere i processi di lavorazione di vino e miele a Tenerife, potrà assaggiare diversi piatti e prodotti tipici di questo singolare ambiente, tanto al ristorante come nella taverna.

I più piccoli potranno divertirsi in un’area infantile progettata appositamente per loro. In primo piano il Miele di Tajinaste (fiore endemico locale): con il suo sapore e la sua colorazione beige ricordano le tonalità delle falde del Teide, luogo originario di questo splendido fiore.  Altre produzioni molto particolari vengono dai castagni e dall’avocado.

Tra le varietà provenienti dalla mescolanza di fiori vengono normalmente suddivise in produzioni della costa, della mezza altura e delle vette, tutte assolutamente uniche ed elaborate per generare un miele qualitativamente eccellente e la Denominazione di Origine Controllata “Miel de Tenerife” è un marchio che garantisce un prodotto che ha superato i più stretti controlli di qualità.

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