COSA VISITARE A LANZAROTE

Pensi a Lanzarote e ti vengono in mente solo il sole, il mare e le spiagge paradisiache? Niente di più sbagliato. Tanti turisti che si recano in visita alle Canarie, e a Lanzarote, pensano di trovare località con un mare e una natura da sogno adattate al turismo.

In realtà le aree prettamente turistiche a Lanzarote sono poche e, di certo, i turisti non ne restano delusi.

Lanzarote ha, infatti, molto altro da offrire: il 90% del territorio comprende villaggi antichi di pescatori, veri e propri gioielli di un passato mai ignorato, paesaggi immersi in una natura incontaminata tutta da scoprire in cui respirare l’aria pulita del posto e lasciarsi accarezzare dalla brezza che proviene da mare. E ancora laghi, montagne, panorami e una cultura immensa che vi lascerà senza fiato.

Di seguito troverai un elenco dei posti più belli da visitare a Lanzarote, inclusi monumenti naturali e chiese dallo stile tipico canario.

Parco Nazionale di Timanfaya

È stato il risultato di eruzioni vulcaniche avvenute tra il 1720 e il 1736 e nel 1824 ed è la principale attrazione di Lanzarote. L’assenza di vegetazione, la varietà dei colori, le sagome dei vulcani e la ripida costa conferiscono a Timanfaya una straordinaria bellezza. Ogni vulcano del Timanfaya è inattivo, ma sotto ognuno di essi la terra è ancora viva. Nel 1993, l’UNESCO ha riconosciuto a quest’area la qualificazione di riserva biosferica.

All’interno del Parco Nazionale Timanfaya c’è un’area tracciata di circa 14 chilometri preparata proprio per essere visitata dai turisti che si sviluppa lungo il nucleo principale delle eruzioni, dove si trovano diversi elementi di interesse geologico e geomorfologico, tra cui fornaci, grotte e colate.

Il Centro visitatori è situato a Mancha Blanca dove viene offerta una visione completa del Parco in diverse lingue.

Jameos del Agua

Il Jameos del Agua, situato nel comune di Haría, è uno spazio naturale incantevole, una serie di grotte di lava diventate centro artistico, culturale e turistico grazie all’opera di César Manrique.

Il Jameos del Agua si trova all’interno del tunnel vulcanico prodotto dall’eruzione del vulcano de la Corona ed è costituito da un lago salato sotterraneo, ristorante, giardini, piscina verde smeraldo, museo e auditorium.

Un vero e proprio spettacolo della natura. Il centro è aperto ogni giorno dalle 10 alle 17 con un’apertura speciale e suggestiva il sabato dalle 19 all’una di notte.

Parco naturale del Chinijo

L’arcipelago Chinijo è un gruppo di isole situate al largo della costa settentrionale dell’isola di Lanzarote. Le isole sono: La Graciosa, Alegranza, Montaña Clara, Roque del Este e Roque del Oeste.

È vietato visitare le isole disabitate ma si possono effettuare delle gite in barca. Tuttavia, dal Mirador del Río, situato sul Risco de Famara, è possibile vedere lo spettacolare paesaggio che offre l’arcipelago.

Il parco è un’area naturale protetta ed è la più grande riserva marina dell’Unione Europea. Vi abitano diverse specie protette ed endemiche delle Isole Canarie dal notevole valore biologico (riconosciuto come zona di protezione speciale per gli uccelli nel 1994). Le sue spiagge di sabbia bianca e acque cristalline e l’incredibile biodiversità dei suoi fondali sono ideali per le immersioni e alla scoperta di specie uniche delle Isole Canarie.

Iglesia de Nuestra Señora de Guadalupe

È la Parrocchia principale di Villa de Teguise e dell’intera isola di Lanzarote, fondata nella prima metà del XV secolo. Registra una lunga storia di saccheggi, incendi e distruzioni. Bruciata per l’ultima volta nel 1909 fu nuovamente ricostruita con l’elemosina degli abitanti della città. È un tempio spazioso con tre navate e cappelle laterali.

Tra le cappelle della chiesa spicca la cappella dell’altare maggiore, dove si trova la Vergine di Guadalupe, patrona di Teguise. L’elemento più significativo è la torre a cinque corpi, fatta principalmente di pietra rossastra.

Jardín de Cactus

Jardín de Cactus è stato l’ultimo lavoro di intervento eseguito da César Manrique. Si trova a Guatiza, nel nord di Lanzarote, e conta circa 4.500 esemplari di 450 specie diverse e di 13 diverse famiglie di cactus dei cinque continenti.

L’ombra verde delle piante si staglia contro il cielo blu e il vulcano scuro creando un’armoniosa esplosione di colore che colpisce i visitatori.

Il mulino a vento spicca sulla pietra nera ed è uno dei posti migliori per ammirare un panorama del giardino. Il visitatore può godersi questa oasi di pace e di quiete interrotta solo dal canto degli uccelli.

I Jardín sono aperti ogni giorno dalle 10:00 alle 17:00.

I vigneti nella Valle de la Gería

La Geria è uno dei paesaggi agricoli più caratteristici e unici di Lanzarote e dell’intero arcipelago. Percorrendo la strada 30 si incontra un paesaggio impressionante: una immensa distesa di terreno nero e roccioso, costellato di muretti di pietre disposte a ferro di cavallo.

All’interno di ogni muretto cresce una vite. Il paesaggio è un’opera d’arte ingegnosa: le viti raccolgono l’umidità che si forma con la rugiada mentre i muretti le proteggono dal vento e fanno loro ombra, permettendo una crescita altrimenti impossibile in un ambiente così arido.

Questo metodo di coltivazione unico nel suo genere si traduce in una fiorente e rinomata industria vinicola. Infatti, è proprio in questa zona che si produce una ottima malvasia.

Ermita de Nuestra Señora de los Dolores

Il Tempio de Nuestra Señora de los Dolores si trova nel comune di Tinajo ed è un edificio religioso dall’architettura tipica isolana, in cui è venerata l’immagine di Nuestra Señora de los Dolores, nota anche come Nostra Signora dei Vulcani, Patrona dell’isola di Lanzarote.

La storia di questo Eremo risale alle eruzioni vulcaniche del 1736, quando gli abitanti di Mancha Blanca e un prete, che portava con sé l’immagine della Nuestra Señora de los Dolores, andarono incontro al flusso di lava che si stava dirigendo in direzione del villaggio.

Quando raggiunsero la montagna di Guiguán, pregarono, gettarono una croce in terra e promisero di costruire una chiesa in onore della vergine se il flusso di lava si fosse arrestato. Miracolosamente quando il flusso di lava raggiunse la croce, si fermò. Nello stesso punto in cui la lava si fermò fu eretto l’Eremo.

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